L'espressionismo in pittura

Pubblicato il da Elena

Una corrente pittorica molto importante che fa parte delle avanguardie storiche è l’espressionismo, nato nel 1905 in Europa.

Si tratta di una tendenza pittorica che è in contrapposizione con l’impressionismo, basata sulla volontà di comunicazione e di espressione, che si avvale dei colori, delle linee e del tema della composizione. I pittori evidenziano in particolar modo il ruolo del soggetto, le sue emozioni, la sua interiorità, mettendo in mostra i sentimenti e non alludendo a significati nascosti come nel simbolismo. I soggetti prediletti sono principalmente paesaggi, scene di vita quotidiana e città.Tra gli espressionisti si individuano due gruppi ben distinti: in Francia i Fauves, “le belve” e in Germania Die Brucke, “ il gruppo del ponte”. Il primo gruppo citato espone per la prima volta vari quadri al Salon d’Automne a Parigi nel 1905 e tra gli esponenti ci sono: Henri Matisse, Van Dongen e Andrè Derain. Si caratterizzano per l’utilizzo del colore che viene esaltato utilizzando toni puri e saturi, per un forte distacco dal naturalismo e dalla sensibilità luministica impressionista. Il secondo gruppo con base a Dresda, vede come principali esponenti Ernest Ludwig Kirchener, Emile Nolde e Schmidt-Rottluff. Questi artisti volevano attirare su di loro gli elementi rivoluzionari e in fermento di quel periodo, speravano di poter iniziare un processo di rinnovamento complessivo, non solo dell’arte ma anche della stessa vita dell’uomo moderno.

La Vanguardia del Arte Sacro 3
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post